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Libri antichi e di pregio di tutte le epoche, eventi e mostre d'arte
18 novembre - 30 marzo 2007
La Fenice Libreria - Galleria
UN INVITO AL VIAGGIO IN RIVIERA ALLA RICERCA DEI PARADISI PERDUTI
“Là tutto è ordine e bellezza,
calma, lusso e voluttà... ”
Charles Baudelaire
Dopo il successo della sua mostra di acqueforti “Paesaggi dell’anima”, che l’anno scorso ha inaugurato la Galleria d’Arte de “La Fenice” di Sanremo, il pittore e incisore Raffaele Benito Lizza espone questa volta in libreria i suoi acquerelli e le sue acqueforti ispirati a “I colori e i profumi della Riviera dei Fiori”.
Una grande mostra d'arte, ricca di emozioni e sorprese, che si propone inaspettatamente come un appassionante viaggio nel tempo, tra inediti scorci paesaggistici della Riviera di ieri e di oggi, seguendo il percorso di opere grafiche e pittoriche di rara bellezza.
L'orizzonte di questo viaggio, che si snoda tra i libri d’epoca della nota libreria antiquaria sanremese – un vero paradiso per i bibliofili – è rappresentato dalla scoperta del mondo incantato fa degli acquerelli del maestro, dove si ritrovano i paradisi perduti di una Riviera dei Fiori eternamente primaverile, con i suoi colori e i suoi profumi, sospesa tra sogno e realtà, tra l’immaginazione di un passato remoto e il confronto con un presente nonostante tutto ancora godibile.
Una Riviera dai due volti. La Riviera romantica del passato che risplende nelle sue rappresentazioni dipinte dal maestro nel suo studio, con un lavoro minuzioso di archeologo della pittura, ricostruendo fedelmente e reinventando creativamente i paesaggi di stampe d’epoca pressoché sconosciute. E la Riviera ancora affascinante dei giorni nostri che emerge nelle sue rappresentazioni dal vivo, dipinte al cavalletto da Lizza “en plein air”, con lo stesso spirito e la stessa passione dei pittori “pre – impressionisti” di fine Settecento e dei primi anni dell’ Ottocento, prima che “l’arte moderna – come hanno osservato autorevoli critici – migrasse lontana dalle terre della Classicità”.
Il risultato di questo lavoro segna l’apice di un esercizio di stile e di tecnica pittorica di cui Lizza, con la sua abituale umiltà, quasi si schermisce. “Mi sono ispirato per questi miei nuovi acquerelli ai pittori “pre – impressionisti” – racconta con semplicità, sorridendo – perché amo profondamente i classici e le tradizioni. I coloristi di questa grande stagione della pittura, a ben considerare, si distinguevano dai loro più famosi successori, i pittori impressionisti, perché le loro opere erano saldamente legate al disegno. Per quanto mi riguarda, il disegno è e resterà sempre l’anima della pittura di ogni tempo...”.
Un pittore classico e moderno al tempo stesso, che lavora come in una bottega rinascimentale
Forse anche per questo, chi possiede un’opera di Raffaele Benito Lizza – sia essa una delle sue preziose acqueforti con toni di terra gialla, di ocra, di caffé e di legno stagionato – ispirate alla poesia di Baudelaire e ai suoi “Paesaggi dell’anima: la Donna, i Gatti. La Riviera e i Sogni. L’Oriente, i Viaggi”, oppure uno dei suoi affascinanti acquerelli, dai cieli romantici e dai colori smaglianti di una Natura incontaminata – è solito incorniciarla e custodirla gelosamente come un piccolo tesoro. E’ dolce, infatti, specchiarsi in un quadro che ci ricorda da vicino “il paradiso profumato” della nostra Riviera. Ed è pur sempre piacevole specchiarsi nell’armonia di un’opera pittorica di gusto classico, che dura e vive intatta nel tempo.
“A volte mi capita di pensare – ci ha lasciato scritto il sommo Michelangelo – che c’è una sola scienza e una sola arte tra gli uomini, e che tutto proviene dalla Pittura e dal Disegno. Una cosa mi sembra, infatti, evidente: quando avete considerato al suo giusto valore tutto quello che si fa in questa vita, vi rendete conto che ognuno, senza saperlo, dipinge il mondo. Lo dipinge quando produce delle nuove forme e figure, quando veste degli abiti, quando costruisce e occupa degli spazi con case ed edifici ornati di pitture, quando coltiva i campi striando le terre di righe dipinte, quando naviga a vela sul mare...”.
Forse per questo Raffaele Benito Lizza, con la sua innata umiltà di incisore e pittore da tutta la vita, continua ogni giorno a dipingere il mondo, praticando religiosamente l’arte della Pittura e del Disegno. Lavorando, ogni giorno, con il suo inseparabile torchio che lo aiuta a creare le sue straordinarie incisioni, nel suo studio di Diano Marina, dove vive come in una bottega d’arte del Rinascimento. E continuando a divertirsi ogni giorno con la sua tavolozza, i suoi colori e i suoi pennelli, i suoi “ferri del mestiere”. “In fondo – confessa, ridendo, il maestro con la sua inseparabile vena di umorismo – sono un dilettante. Perché ogni giorno io mi diletto con Madonna Pittura, come dicevano gli antichi!..”
Un giorno ho chiesto a Lizza perché i suoi acquerelli sono praticamente indelebili, capaci di sopravvivere anche secoli. “Adesso ti spiego – mi ha risposto – ma stai attento. Vedi queste strisce di colori. Vedi questi numeretti, scritti a lato di ciascun colore. Bene. Ogni numero corrisponde alle giornate in cui ho esposto al sole, per uno – tre – sei mesi, ogni colore. Alcuni colori, come vedi, si sono sbiaditi. Sono i colori che, mio malgrado, sono stato costretto a gettare nel cestino. I colori, invece, che sono rimasti inalterati sono quelli con i quali ho dipinto questi acquerelli. Hai capito ?”
Ho capito bene, diavolo di un pittore. Tutto è davvero “Pittura e Disegno”, come sosteneva il grande Michelangelo...
Silvano Tuzi
Libreria Antiquaria La Fenice - Sanremo
Piazza Muccioli, 5 - tel. 0184-572002
18 novembre - 30 marzo 2007
Ingresso libero.